Perchè il Gallo Nero è il simbolo del Chianti classico?

Il Gallo Nero e il Chianti Classico: Un Simbolo Storico di Qualità e Tradizione

Il Gallo Nero è, senza dubbio, uno dei simboli enologici più riconosciuti e storicamente radicati d’Italia. Rappresenta la denominazione “Chianti Classico”, un vino che ha alle spalle secoli di storia e tradizione e la cui origine risale al territorio tra Firenze e Siena.Perchè il gallo nero è il simbolo del Chianti classico?

Storia del Gallo Nero

La leggenda narra che, nel XIII secolo, Firenze e Siena decisero di mettere fine alle loro continue dispute territoriali attraverso una gara. Due cavalieri avrebbero iniziato a cavalcare all’alba da ciascuna città, e il punto d’incontro, dove i due si sarebbero incontrati, avrebbe stabilito il confine tra i due territori. Il segnale di partenza? Il canto del gallo.

Mentre Siena scelse un gallo grasso e ben nutrito, Firenze optò per un gallo nero affamato. La mattina della gara, il gallo nero di Firenze, affamato e agitato, cantò molto prima dell’alba, permettendo al cavaliere fiorentino di partire molto prima del suo avversario senese. Di conseguenza, i due cavalieri si incontrarono molto più vicino a Siena, e gran parte del territorio in disputa andò a Firenze. Da quel momento, il Gallo Nero divenne un simbolo di questa terra e del suo prezioso vino.

Il Gallo Nero e il Chianti Classico

Con il passare degli anni, il Chianti si è affermato come uno dei vini più apprezzati, tanto da necessitare di regolamentazioni per proteggere la sua autenticità e qualità. Nel 1924, il “Consorzio per la difesa del vino Chianti e della sua marca di origine” venne fondato da un gruppo di produttori nella zona del Chianti Classico. Adottarono il Gallo Nero come simbolo del consorzio, rappresentando così l’area di produzione originale e distinguendola da altre zone che producevano Chianti.

Il Gallo Nero, quindi, non è solo un simbolo distintivo, ma è diventato un marchio di qualità. Un vino con il Gallo Nero sulla sua etichetta indica che è un Chianti Classico, prodotto nel cuore della regione del Chianti, seguendo rigorosi standard di produzione.

Il Gallo Nero, con la sua silhouette nera e regale, non rappresenta solo una delle più antiche rivalità tra città italiane, ma è anche un simbolo della passione, della tradizione e dell’eccellenza del Chianti Classico. Ogni volta che si stappa una bottiglia di Chianti Classico e si vede quell’iconico simbolo, si è parte di una storia che risale a secoli fa e che celebra una delle migliori espressioni enologiche italiane.

Chi ha inventato la ricetta originale del Chianti?

La famiglia Ricasoli è una delle più antiche famiglie vinicole d’Italia, con legami con la produzione di vino Chianti che risalgono al 12° secolo. Baron Bettino Ricasoli, il secondo premier d’Italia, è spesso accreditato per aver formalizzato la “formula” del Chianti nel 19° secolo, basata principalmente su Sangiovese, a cui vennero aggiunti Canaiolo e Malvasia.

Mentre la ricetta esatta utilizzata da Ricasoli è un segreto di famiglia, la “formula” tradizionale che Bettino Ricasoli ha promosso per il Chianti può servire come base per comprendere la struttura di molti vini Chianti prodotti in quel periodo.

Ricetta Tradizionale del Chianti secondo Bettino Ricasoli (19° secolo):

  • Sangiovese: 70%
  • Canaiolo: 15%
  • Malvasia (e talvolta Trebbiano): 15%

Tuttavia, è importante notare che, mentre questa era la formula tradizionale, le leggi moderne della denominazione Chianti Classico hanno visto una riduzione nell’uso di uve bianche nella produzione. Oggi, un Chianti Classico può essere prodotto con almeno l’80% di Sangiovese, con la possibilità di includere altre uve autoctone o internazionali fino al 20%.

Nel corso degli anni, le tecniche di vinificazione e le proporzioni delle uve sono cambiate e si sono evolute in risposta sia alle preferenze del mercato sia agli aggiornamenti delle normative della denominazione.